il Capitano Generale Giorgio Maria Costa, la fenice del casato che con le sue mille avventure ha portato valore e scompiglio.
Nato a Trinità nel 1515, Giorgio Costa si distingue come paggio alla corte spagnola e poi come fedele servitore di Carlo V.
Durante la guerra contro i francesi in Piemonte, è al servizio dell’imperatore Carlo V il quale, colpito dalla bravura e dal suo coraggio gli conferisce l’Impresa della Fenice augurando al conte Costa che il suo animo sia sempre invitto per concessione del calore (la grazia) e dei raggi (la volontà) del sole (di Dio) che sovrasta la Fenice circondata da fiamme
Governatore di Fossano, rifiuta offerte francesi e diventa capitano generale per il duca di Savoia contro i Valdesi. La sua strategia fallisce e si ritira nel 1561.
La sua figura è quella di un uomo “… esigente, abituato a rischiare in prima persona, che sempre ebbe seguito di uomini di valore …” ed è probabilmente per questa ragione che viene assassinato nel 1569